Prima di partire con la spiegazione della toelettatura per cani Komondor, vorrei cogliere l'occasione per mettere in evidenza alcuni punti salienti:
- il manto del Komondor non deve essere mai spazzolato né pettinato, poiché ciò renderebbe impossibile la formazione dei ricci necessari per la creazione delle corde.
- Il Komondor non è un cane puzzolente; proprio come con qualsiasi altra razza di cane, la cura e la manutenzione prevengono qualsiasi odore.
- Possono volerci fino a due anni prima che il mantello inizi a formare le vere corde, la maggior parte dei Komondor in questi primi anni avrà un manto con un aspetto indefinito.
- I peli del viso non devono mai essere rasati.
Le basi: cure regolari
Il manto di un Komondor non deve mai essere spazzolato o pettinato, poiché ciò renderebbe impossibile la formazione dei ricci necessari per lo sviluppo delle tipiche corde.
Con una cura regolare, il mantello di un Komondor non è difficile da mantenere. Vorrei iniziare mettendo a tacere quella leggenda metropolitana per cui il mantello di un Komondor puzzi.
Non c’è affermazione più sbagliata di questa.
Tutto dipende dalle cure e dalle attenzioni che si prestano al mantenimento di un buon mantello. Quindi ci tengo ad affermare che, se lavato e curato con costanza e nei modi più consoni, il manto del Komondor NON PUZZA!
Passiamo all’aspetto pratico relativo al suo manto.
Le corde si formano separando delicatamente i peli fino alla pelle.
Consigliamo di procedere sempre ed unicamente con le mani per separare i peli e permettere loro la formazione delle prime corde.
La larghezza della corda può, in definitiva, essere determinata da te. Quando scegli una larghezza tieni presente che tendono a restringersi maggiormente man mano che il cane invecchia, quindi non impostarli troppo sottili all'inizio se no cadranno. Soprattutto in un cane giovane è meglio averli più spessi poiché, puoi sempre dividerli ulteriormente man mano che il cane cresce.
Le corde dovrebbero essere più spesse lungo la linea superiore e più sottili su zampe, barba e testa. Alcune persone scelgono di tenere la testa del proprio Komondor rasata per evitare che si sporchino le barbe e per poter vedere i loro occhi, ma non è consigliato.
Come linea guida su quanto spesse dovrebbero essere le corde, a partire dalla radice, prova a usare la larghezza del tuo indice e del tuo dito medio uniti insieme, come idea della larghezza lungo la schiena, il collo, il torace e le cosce, mentre sulla parte inferiore delle gambe e sul viso puoi usare solo la larghezza del tuo pollice. Cerca di non creare mai corde più sottili del tuo pollice, poiché sono queste corde che inevitabilmente cadranno prima che completino il processo di sviluppo.
I Komondor non mostrano segni di disagio nei confronti delle corde che calano sul volto e che si supponga possano irritare i loro occhi. Quando sono giovani e il pelo inizia ad opacizzarsi rapidamente, bisogna legare le ciocche davanti al volto in un top knot sopra i loro occhi durante il giorno per alcune ore. Tuttavia alcuni non lo apprezzano e spesso si grattano e si rotolano finché non riescono a toglierselo.
I punti più difficili per completare l'avanzamento delle corde, sono le orecchie e la coda, la pelle dell'orecchio del Komondor tende ad essere molto sottile e può essere strappata facilmente se si tira troppo forte o il cane si allontana di scatto, si esorta quindi cautela quando si lavora con porzione di pelo in luoghi sensibili.
La coda può essere difficile da dividere, bisogna lavorarla sempre molto lentamente, poiché questa è un'area in cui i capelli, se si strappano mentre li dividi, non ricrescono rapidamente o addirittura non ricrescono più e spesso possono lasciare chiazze calve e quindi vuoti nel manto non appena il cane cresce. Non stressare troppo la coda se questa diventa leggermente arruffata per un periodo di tempo. A meno che il cane non mostri qualche disagio, è preferibile mantenere ciocche arruffate piuttosto che sviluppare chiazze calve, soprattutto nei cani giovani. Quindi parti sempre delicatamente dall'alto per iniziare a dividere le basi per le corde.
Gli unici punti in cui si possono tagliare i peli del Komondor sono esclusivamente le parti intorno ai genitali.
Tipi di manti
Diversi Komondor hanno diversi tipi di mantello, alcuni cordoni si sviluppano naturalmente da soli e altri avranno bisogno di maggiore assistenza, poiché i peli si aggregheranno tra di loro.
Dimensioni e lunghezza: è fondamentale assicurarsi che la singola corda sia abbastanza spesso alla base, in modo da sostenere l’intero peso. Se troppo sottile la corda cederà e si spezzerà quando viene maneggiato o anche quando il cane si gratta. Dovrebbe essere utilizzata un diametro pari alla larghezza di un pollice con uno spessore maggiore (due dita) sulla linea superiore, sulla parte superiore della coscia e sul torace.
Pulizia del manto
La maggior parte del lavoro con un mantello Komondor si condensa nell'estrazione di oggetti che vi possono rimanere intrappolati, i più comuni sono ramoscelli, semi, erba, foglie o ortiche.
Il mantello del Komondor adulto è molto più autosufficiente di quanto possa sembrare. Se non lavato, il fango o la sporcizia cadranno da soli, tuttavia potrebbe macchiare leggermente la pelliccia nel tempo.
Per mantenere vivo il colore bianco del manto consigliamo di optare per uno shampoo sbiancante concentrato, in questo caso si adatta alla perfezione lo shampoo Chris Christensen White on White o se il manto del Komondor è nero lo shampoo Black on Black della Chris Christensen).
Non c’è necessità di aggiungere balsamo al manto, poiché non è possibile sciogliere i nodi presenti nelle corde.
In luoghi particolarmente sporchi in particolare gambe, petto, barba e ventre si consiglia di lavarlo due o tre volte nel corso di alcuni giorni per far risaltare meglio il colore bianco prima delle esposizioni o utilizzare uno spray sbiancante, come lo spray Show Off della Chris Christensen senza necessità di risciacquo, per i manti bianchi ad uso "topico", ovvero solo nella porzione di pelo interessata.
Asciugatura di un Komondor
La parte più delicata risiede nell’asciugatura del suo manto. Avendo una struttura molto spessa, risulta difficile effettuare un’asciugatura tradizionale con un soffiatore o posizionarlo semplicemente sotto il phon. Richiederebbe troppo tempo e il soffiatore, a causa del suo forte getto, non farebbe altro che danneggiare le corde o addirittura spezzarle. Ecco perché ti proponiamo questi seguenti metodi alternativi:
Aspiraliquidi con manto umido e/o asciutto - Questo è un ottimo metodo per i Komondor adulti; l’aspiraliquidi è in grado di aspirare le corde asciutte (ma attenzione, è importate che vengano aspirate una alla volta per evitare che si possano spezzare) agevolando anche la fuoriuscita dello sporco o i semi ed erba difficili da rimuovere, che il bagno stesso non è riuscito a togliere. L'aspiraliquidi non danneggia o strappa alcuna corda, se usato nella maniera corretta, ovvero corda per corda, evitando movimenti repentini, oscillatori e rotatori ed è in grado di accelerare notevolmente il processo di asciugatura.
Asciugatura in cabina - È importante impostare una temperatura bassa, con aria preferibilmente fresca per evitare che il cane si possa surriscaldare e scottare.
Inoltre è consigliabile sottoporre il cane alla cabina di asciugatura per periodi brevi, come mezz’ora o al massimo 1 ora, intervallandoli con dei momenti di pausa.
Asciugatura naturale - Quando il tempo lo permette, e se il cane viene lavato a casa, possiamo lasciarlo asciugare naturalmente all’aria aperta.
Sono attivi e adorano correre. Forniamo loro asciugamani e superfici impermeabili su cui rotolare.
Asciugatura manuale - L'asciugatura manuale è una procedura tempestiva e utile, ma che va comunque abbinata ad un’altra tipologia, che permetta al manto di asciugarsi completamente.
Si inizia ammucchiando tra le mani un mazzetto di corde, spremendo via l'acqua in eccesso dalle corde attorcigliandola delicatamente tra le mani.
Fatto questo in tutto il corpo, puoi quindi separare le corde singole e strizzare alla base della corda, forzando l’espulsione dell’acqua.
Il vantaggio di questa tecnica è che ti consente di assicurarti che ciascuna delle corde del tuo Komondor sia divisa individualmente sulla pelle. Il mantello può essere più facile da dividere quando è bagnato (o leggermente umido), quindi per un Komondor che sta passando dal mantello da cucciolo a quello da adulto, questo metodo funziona alla perfezione.
Asciugatura con l' asciugamano - L' asciugatura con l'asciugamano può essere difficile in un cane che sta transitando dalla fase cucciolo alla fase adulta, poiché le corde sono particolarmente delicate.
Importantissimo è non strofinare con l’asciugamano, né effettuare movimenti repentini oscillatori o rotatori.
Consigliamo di usare sempre e solo gli asciugamani tamponando e strizzando ciuffi di corde per spremere l'acqua in eccesso, mai strofinando e roteando sul manto con l’asciugamano.
Asciugatura con phon / soffiatore - Sconsigliata per asciugare un Komondor, specialmente da giovane.
Questo metodo può sfibrare i cordoncini, soprattutto nei cuccioli, compromettendo la crescita sana e naturale del cordone nel cane adulto.
In un Komondor leggermente più vecchio (più di due anni) puoi usare questo metodo per asciugare aree come i piedi, la barba e il viso, oltre ad asciugare, i soffiatore aiutano a soffiare via lo sporco prima che si incastri all'interno delle corde.
Il Komondor prende troppo caldo durante l’estate con questo particolare mantello? - Il mantello di un Komondor resiste a tutte le intemperie e temperature. Ha un duplice scopo, aiuta a mantenere il cane fresco durante i mesi estivi e in inverno aiuta a mantenere il calore. Finché ombra e riparo verrà fornito, il tuo Komondor non si surriscalderà durante l'estate.
Il mantello ricrescerà se rasato?: In realtà sì, ma probabilmente con uno standard diverso dall'originale. I cordoni di un Komondor sono formati dal mantello adulto che si intreccia con il mantello del cucciolo e rasandolo si andrebbe a perdere irrimediabilmente il manto da cucciolo.